09/01/2024 La festa più colorata dell’anno ha un’antica tradizione in Puglia.
Putignano offre uno spettacolo bellissimo. Le origini del Carnevale risalgono al 1394 ed è conosciuto come il Carnevale più lungo d’Italia.
La festa inizia il 26 dicembre giorno di Santo Stefano, con l'accensione del cero tradizionale in segno di perdono dei peccati, e la festa delle Propaggini, incentrata sulla recita satirica in dialetto locale, messa in scena dai cosiddetti propagginanti, proseguendo fino al martedì grasso. La lunga festa offre parate di maschere e carri allegorici
Fra le specialità tipiche locali troviamo la farinella (che dà il nome anche alla maschera protagonista della festa), antico pasto della tradizione contadina a base di ceci e orzo tostati. Poi ci sono i dolci come l'intorchiata, un biscotto dalla forma intrecciata a base di mandorle, il sasanello, un altro biscotto a base di noci, mandorle e vincotto, e la celebre cartellata, realizzato con una sfoglia di pasta a base di farina, olio e vino bianco, avvolta su se stessa a formare una rosa, fritta in olio bollente e ricoperta con miele.
A Gallipoli la festa di Sant'Antonio Abate dà il via ufficiale ai festeggiamenti, con il rito della focareddha, il rogo in piazza di foglie di ulivo. Qui il mare fa da sfondo a parate e sfilate con maschere storiche con protagonista “Titoru”, maschera tipica del carnevale gallipolino.
La leggenda narra che il giovane Titoru chiese a sua madre un piatto di polpette prima del digiuno quaresimale. Travolto dalla gola, Teodoro si strangolò e morì soffocato. Nel carro a lui dedicato, vengono rappresentati anche un gruppo chiangimorti, le comari che piangono i lutti della comunità.
Tra le specialità protagoniste troviamo chiacchiere, frittelle, castagnole, pasticciotti leccesi, rustici, gelati, pizze, panzerotti fritti e le celebri pucce.